“1Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”. 2Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. 4Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.” (Gen. 3, 1-7)
All’albero è associato, in tutte le civiltà e culture, il simbolo del serpente. Lo è tanto nella mitologia greca e romana, dove il caduceo di Hermes/Mercurio è una verga avviluppata da due serpenti, quanto in quella norrena, in cui il drago Nidhogg (icona alternativa dell’immagine/simbolo del serpente) dorme alle radici dell’albero Yggdrasill, che cela la fonte Urdar; in quella slava, con il drago che custodisce la quercia sacra nella misteriosa isola di Bujan, che appare e scompare nelle nebbie. L’immagine del serpente è anche presente nelle mitologie, cinese, indiana, caldea, egizia, azteca, maya e inca senza citare le tante etnie africane ed oceaniche.
Senza addentrarci nella simbologia, e tralasciando anche i possibili significati attribuiti al serpente nelle succitate civiltà orientali ed amerinde, ci soffermeremo sul significato che questo singolare personaggio acquisisce nella cultura ebraico-cristiana; per poi verificare le analogie con quello egizio, in modo particolare.
Nella cultura ebraico-cristiana, come abbiamo certificato, il serpente è simbolo centrale ed associato all’albero; nelle Sacre Scritture, in modo particolare, all’albero della vita ed all’albero della Sapienza del Bene e del Male.
Quando, sedotti dal serpente, Eva ed Adamo aprono gli occhi ‘alla Conoscenza’ si riscoprono nudi e si nascondono a Dio. Richiamato… 12Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. 13Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”. 14Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno.” (Gen. 3, 12-15)
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