Giordano Bruno e Pio V (dal mio romanzo “Il giovane Giordano Bruno).

Saverio Pirozzi

Quando Scipione Rebiba il giorno di Natale si recò al palazzo del Pontefice, al Quirinale, reclamò a sé Bruno e si fece accompagnare dal giovane Domenicano. “Santità. Buon Natale di Nostro Signore Gesù Cristo.” esordì il Cardinale appena fu alla presenza di Pio V. “Grazie, Scipione, amico mio” rispose il pontefice, porgendo la mano da […]

Gli Eroici Furori – Su gli interlocutori.

Saverio Pirozzi

Con gli Eroici Furori, Bruno recupera uno strumento che aveva accantonato nei precedenti dialoghi “italiani”, rispetto alle opere mnemotecniche “francesi”, cioè l’uso di interlocutori differenti per differenti tematiche e/o parti dell’opera. Nella prima parte spicca la figura del Tansillo, a cui si accompagna l’ineffabile Cicada; nella seconda parte, invece, si alternano più coppie di interlocutori […]

Gli Eroici Furori – Gli arnesi di Vulcano.

Saverio Pirozzi

La decima immagine proposta [nel quinto dialogo della Prima parte] è quella degli arnesi del dio Vulcano, che vogliono sottolineare, denuncia Tansillo, l’arroganza di quel dio che all’interno della sua fucina, nel monte Etna, si sente superiore allo stesso Giove altitonante Qua mi rimagno scabroso Vulcano, Qua più superbo gigante si smuove, Che contra il […]

Gli Eroici Furori –L’apprendista e il Maestro alchimista: “Fate che io veda.”

Saverio Pirozzi

Cicada Fate pure ch’io veda, perché da me stesso potrò considerar le condizioni di questi furori, per quel ch’appare esplicato nell’ordine, in questa milizia, qua descritto. L’incipit del quinto dialogo della prima parte denuncia l’intento ed il senso che il filosofo nolano intende dare a questo punto dell’Opera. “Fate che io veda…” è l’invocazione che […]

Gli Eroici Furori – le interconnessioni nelle opere bruniane.

Saverio Pirozzi

La seconda immagine Bruno/Tansillo la mutua dal terzo dialogo cosmologico del Nolano, il De l’Infinito, Universo e mondi. Il sonetto che propone, infatti, è il primo dei tre sonetti che anticipano tale dialogo. Mio passar solitario, a quella parte Che adombr’e ingombra tutt’il mio pensiero, Tosto t’annida ivi ogni tuo mestiero Rafferma, ivi l’industria spendi […]

Gli Eroici Furori – È L’AMORE L’ORO ALCHEMICO.

Saverio Pirozzi

L’AMORE l’oggetto dell’Opera allo stesso modo della produzione dell’ORO, e la produzione dell’ORO altro non è che il suscitare l’AMORE. Per ottenere questo prodotto sono necessarie le materie da sempre conosciute in alchimia: il mercurio (la sapienza), il solfo (oppure il suo omologo fuoco, di cui Bruno fa una propria descrizione), il sale (la Terra, […]

Gli Eroici Furori – L’albero della vita.

Saverio Pirozzi

Nei dialoghi italiani Bruno non si dilunga nell’analisi delle sue conoscenze cabalistiche ed ermetiche, eppure non una delle sei opere che compongono questo insieme è priva di richiami più o meno velati all’una ed all’altro. L’opera precedente gl’heroici furori ne presenta uno addirittura nel titolo, ma chi si aspetta di trovarvi una lezione di cabala, […]

Gli Eroici Furori – in viva morte morta vita vivo.

Saverio Pirozzi

[altro] stato dell’amante furioso, celebrato nel sonetto successivo, lo vede in una condizione dilaniante, espressa in modo mirabile dal verso… in viva morte morta vita vivo. È la condizione di Issione, re tessalo dei Lapiti, il primo assassino secondo la mitologia greca (in qualche modo omologo del biblico Caino), che uccide suo suocero Deioneo pur […]

Gli Eroici Furori – Due vie per raggiungere la conoscenza.    

Saverio Pirozzi

Ho già avuto modo di sottolineare come Bruno, nella sua vasta produzione letteraria, abbia privilegiato l’analisi filosofica e quella cosmologica, anche alla luce delle applicazioni mnemotecniche così ben delineate nei suoi primi scritti che furono pubblicati in Francia; e l’analisi della magia a cui si dedicò, particolarmente, nella parte finale della sua vita, in Germania […]

Gli Eroici Furori –   L’Alchimia sullo sfondo, a dare il… sale!

Saverio Pirozzi

De l’Inghilterra o vaghe Ninfe e belle, Non voi ha nostro spirto in schifo, e sdegna, Né per mettervi giù suo stil s’ingegna, Se non convien che femine v’appelle. Né computar, né eccettuar da quelle Son certo che voi dive mi convegna, Se l’influsso commun in voi non regna, E siete in terra quel ch’in […]

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