La seconda immagine Bruno/Tansillo la mutua dal terzo dialogo cosmologico del Nolano, il De l’Infinito, Universo e mondi. Il sonetto che propone, infatti, è il primo dei tre sonetti che anticipano tale dialogo.
Mio passar solitario, a quella parte
Che adombr’e ingombra tutt’il mio pensiero,
Tosto t’annida ivi ogni tuo mestiero
Rafferma, ivi l’industria spendi e l’arte.
…
Con questo sonetto si sottolinea come alla congiunzione con la divinità si può giungere anche attraverso l’amore, quello puro cantato dai filosofi platonici.
I cani d’Atteone quindi vengono sostituiti da un cuore alato, simbolo più volte usato da filosofi platonici, come suggerisce Tansillo/Bruno
gli commette per guida quel dio che dal cieco volgo è stimato insano e cieco, cioè l’Amore; il qual per mercé e favor del cielo è potente di trasformarlo come in quell’altra natura alla quale aspira o quel stato dal quale va peregrinando bandito.
È palese, in questo passo, la considerazione che Giordano Bruno ha del volgo, del popolino; esso è stimato cieco, cioè non in grado di vedere, quindi di apprezzare la luce della Verità, il volgo, quindi, considera l’Amore quale sentimento insano e cieco.
Non solo esso Amore non è in grado di aver corretta conoscenza dell’oggetto del suo desiderio ed è cieco a quanto gli si prospetta, soggiogato com’è dalla passione, ma è riconosciuto dalla plebe persino insano in quanto non assolve ai canoni principali del suo vedere fatto di valori profani e prosaici, venali e materialistici, e null’altro.
Ben altra è la natura di Amore, ammonisce il Nolano; il qual per mercé e favor del cielo è potente di trasformarlo… quindi, grazie al contatto, all’unione, con il divino esso è capace di trasformare l’essenza stessa dell’amato bene del furioso ma anche di trasformare il furioso stesso che abbandona quel stato dal quale va peregrinando bandito.
In questo sonetto, Bruno lascia quasi passare in silenzio un verso
Rafferma, ivi l’industria spendi e l’arte
riassumendolo in un’unica parola: progresso; infatti
Il progresso sopra significato per il cacciator che agita gli suoi cani…
Ma, credo, sia il caso di sottolineare come il suddetto verso suggerisca come l’amor furioso favorisca non solo l’arte ma anche industriosità.
Lascia un commento